In occasione della sua seduta del 28 agosto 2024, il Consiglio federale ha deciso di adeguare a partire dal 1° gennaio 2025 le rendite AVS/AI all’evoluzione dei prezzi e dei salari secondo l’indice misto previsto dalla legge, aumentandole del 2,9 per cento. La rendita minima AVS/AI passerà quindi da 1225 a 1260 franchi al mese. Allo stesso tempo sono previsti adeguamenti nell’ambito dei contributi, delle prestazioni complementari, delle prestazioni transitorie e della previdenza professionale obbligatoria.
La rendita minima AVS/AI passerà da 1225 a 1260 franchi al mese, quella massima da 2450 a 2520 franchi (importi versati se la durata di contribuzione è completa). Il contributo minimo AVS/AI/IPG per gli indipendenti e le persone senza attività lucrativa passerà da 514 a 530 franchi l’anno, il contributo minimo per l’AVS/AI facoltativa da 980 a 1010 franchi.
Come prescritto nella legge federale sull’assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti, il Consiglio federale verifica di regola ogni due anni se sia opportuno adeguare le rendite AVS/AI all’evoluzione dei prezzi e dei salari. La decisione si fonda sulla media aritmetica tra l’indice dei prezzi e quello dei salari (indice misto) e tiene conto della raccomandazione della Commissione federale AVS/AI. Il Consiglio federale ha adeguato le rendite l’ultima volta nel 2023, portando l’importo della rendita minima AVS/AI a 1225 franchi.
L’adeguamento delle rendite comporterà un aumento delle spese pari a circa 1672 milioni di franchi: 1487 milioni per l’AVS, di cui 300 a carico della Confederazione (che finanzia il 20,2 % delle uscite), e 185 milioni per l’AI (senza ripercussioni per la Confederazione, poiché il contributo federale all’AI non corrisponde a una percentuale delle uscite dell’assicurazione).
Questo adeguamento ha ripercussioni anche sulla previdenza professionale obbligatoria. La deduzione di coordinamento nel regime obbligatorio della previdenza professionale salirà da 25 725 a 26 460 franchi, la soglia d’entrata da 22 050 a 22 680 franchi. La deduzione fiscale massima ammessa nell’ambito della previdenza individuale vincolata (pilastro 3a) passerà da 7056 a 7258 franchi per le persone che hanno un 2° pilastro e da 35 280 a 36 288 franchi per le persone che non dispongono di un 2° pilastro. Anche questi adeguamenti entreranno in vigore il 1° gennaio 2025.
Nell’ambito delle prestazioni complementari e delle prestazioni transitorie gli importi annui destinati alla copertura del fabbisogno generale vitale passeranno a 20 670 franchi (attualmente 20 100) per le persone sole, a 31 005 franchi (attualmente 30 150) per le coppie sposate, a 10 815 franchi per i figli di età superiore agli 11 anni e a 7590 franchi per quelli di età inferiore agli 11 anni. L’adeguamento delle prestazioni complementari all’AVS/AI e delle prestazioni transitorie costerà circa 11 milioni di franchi alla Confederazione e 6 milioni ai Cantoni.
Gli importi massimi per le spese di pigione presi in considerazione nell’ambito delle PC e delle prestazioni transitorie vengono adeguati al rincaro sulla base di alcune posizioni dell’indice nazionale dei prezzi al consumo («abitazione ed energia»). Dal giugno del 2022, ultimo mese preso in considerazione per l’adeguamento del 2023, l’aumento è pari al 7,3 per cento. Gli importi massimi annui passeranno a 18 900 franchi nei grandi centri urbani (regione 1), a 18 300 franchi nelle città (regione 2) e a 16 680 franchi in campagna (regione 3). Anche l’importo forfettario per le spese accessorie e quelle di riscaldamento sarà adeguato e passerà da 3060 a 3480 franchi l’anno. Le spese per questi aumenti ammonteranno a 35 milioni di franchi, di cui 22 milioni a carico della Confederazione e 13 milioni a carico dei Cantoni.
Le franchigie sui redditi da attività lucrativa vengono adeguate all’evoluzione dei salari dall’ultimo adeguamento sulla base dell’indice dei salari. La franchigia annua passerà da 1000 a 1300 franchi per le persone sole e da 1500 a 1950 franchi per le coppie sposate e le persone con figli. Le spese per questo adeguamento ammonteranno a 11 milioni di franchi, di cui 7 milioni per la Confederazione e 4 milioni per i Cantoni.